Il noto architetto di Arad – Milan Tabacovici – ha lasciato il segno in modo decisivo nell’aspetto della città di Arad. Conosciuto per la serie di edifici pubblici da lui progettati, un po’ in concorrenza con Lajos Szantay, l’altro “padre” dell’architettura di Arad, Tabacovici realizzò anche alcuni edifici di carattere privato che esistono ancora oggi e impressionano il passante.
Al di là di altri aspetti della sua creazione, Tabacovici si affermò anche attraverso l’architettura di carattere iniziatico che definì ad Arad. Membro della loggia massonica Concordia, fondata nel 1888, progettò la costruzione dello storico Tempio massonico, inaugurato nel 1905 – il più imponente edificio storico massonico sul territorio della Romania – nonché un’abitazione privata ubicata sull’attuale Via Ghiba Birta numero. 18.
Possiamo apprezzare che il rispettivo edificio, che nel periodo tra le due guerre ospitò la filiale di Arad della compagnia di assicurazioni “Generala” di Bucarest, è un’espressione della maestria artistica di Tabacovici.
Sulla facciata dell’edificio, l’architetto ha rappresentato simboli con significati particolari dal punto di vista esoterico, iniziatico. Notiamo così che l’ingresso dell’edificio è incorniciato da motivi floreali, all’interno dei quali notiamo la rappresentazione della rosa. All’interno della rosa – simbolo dell’amore come forma di iniziazione – individuiamo la squadra e il compasso, schematizzati, due dei simboli fondamentali della Massoneria operativa e speculativa. Alzando lo sguardo al livello superiore dell’edificio, identifichiamo una vera e propria sequenza (scena) esoterica: ai lati della base del frontone “veglia” l’Uccello BA – simbolo dell’Antico Egitto, che suggerisce la trasformazione, la trasfigurazione e l’immortalità.
Probabilmente l’architetto ha voluto suggerire la nuova dimensione a cui può giungere l’iniziato, essendo il processo iniziatico quello che produce profonde mutazioni a livello di coscienza. Alla base della sommità del frontone osserviamo l'”Occhio che tutto vede” del Grande Architetto che sembra contemplare la sua creazione e vegliare sull’umanità. In questa sequenza esoterica, Tabacovici ha voluto rappresentare anche uno dei simboli della massoneria per eccellenza: la corona reale. La Massoneria è nota anche per essere soprannominata “l’arte reale”. I lati interni del frontone sono cosparsi del simbolo della rosa, rivelando l’idea che nel suo cammino verso la conoscenza e l’immortalità l’uomo detiene l’alleato più prezioso: l’amore.
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